Cos'è la Bulé

Qualche tempo fa mi è capitato di scoprire su un libro di scuola di mia figlia che gli antichi greci avevano un sistema elettorale davvero originale. Si chiamava Bulé e, almeno in una delle sue declinazioni, consisteva semplicemente nel tirare a sorte i rappresentanti del popolo.

Così, tanto per poter dire di averle tentate tutte, prima di arrendersi alla partitocrazia imperante, la butto lì: perché non ci liberiamo in un colpo solo di tutta la stantia, ammuffita, corrotta, insipida classe politica che abbiamo e i nostri rappresentanti li tiriamo semplicemente a sorte?

E' chiaro che i politici attuali una legge del genere non l'approveranno mai: sarebbe come licenziarsi da soli!

Allora ecco qui il mio progetto in due tappe:

1) Costituzione di un partito "a progetto", che abbia cioè solo il compito di conquistare la maggioranza in Parlamento con lo scopo di realizzare il punto 2, per poi sciogliersi.

2) Varare la legge della Bulé, in modo che dalla tornata elettorale successiva non siano più necessari i partiti, diventati completamente inutili.


I punti base della nuova legge dovrebbero essere:

- Qualunque cittadino italiano può candidarsi alle elezioni purché al momento della candidatura sia maggiorenne, goda dei diritti civili, sia incensurato, non abbia subìto condanne penali nemmeno in primo grado, né abbia processi penali in corso.

- Un apposito Organismo Elettorale provvederà a estrarre a sorte tra tutte le persone candidate il numero di parlamentari previsti dalla legge (un po' meno di quelli oggi esistenti).

- Gli eletti, riuniti in Parlamento, eleggeranno a maggioranza uno di loro come Presidente del Consiglio, che la stessa maggioranza può revocare in qualsiasi momento.

- Il Presidente del Consiglio nominerà i ministri, scegliendo tra gli eletti stessi e/o tra personalità di spicco della vita professionale, culturale ecc. del Paese, e potrà destituirli in qualsiasi momento.

- Tutte le decisioni del Governo passano al vaglio del Parlamento, che le approva se raggiunge la maggioranza dei votanti.

- Le proposte di legge possono essere presentate dal governo o da almeno 12 parlamentari firmatari, e vengono discusse dal Parlamento. Per approvarle, serve il voto favorevole della maggioranza.

- I parlamentari, se superano i 50 giorni all'anno di assenza ingiustificata vengono destituiti e sostituiti da altri candidati estratti a sorte tra tutti gli altri iscritti nelle liste.


Ogni contributo a questo progetto, per definirlo, correggerlo e arricchirlo (o demolirlo), è il benvenuto e può essere inviato a questo blog, dove sarà puntualmente pubblicato.

Chi fosse interessato a provare a mettere fattivamente in piedi il “partito-a-progetto” della Bulé può scrivere invece a questo indirizzo temporaneo: partitolabule@gmail.com


venerdì 12 marzo 2010

Passivo è bello

Visto che lo scopo di questo blog è quello di migliorare la nostra vita, per vie parlamentari in primis, ma non solo, ecco un suggerimento di tipo ecologico.

Per chi non lo sa ancora, do un piccolo consiglio per cuocere la pasta risparmiando un bel po' di gas. Si chiama “cottura passiva”, me l'ha suggerita l'amico Daniele Cazzaro e funziona così: fate bollire normalmente l'acqua. Raggiunta l'ebollizione mettete il sale e buttate la pasta. Fate cuocere normalmente a pentola scoperta per due minuti (in pratica, il tempo di far riprendere l'ebollizione), poi rimettete il coperchio e spegnete il fuoco. Lasciate la pentola sul fornello spento per il restante tempo previsto di cottura (esempio: se avete messo gli spaghetti e sulla busta sono indicati 7 minuti, aspettate i 5 mancanti; se è un altro tipo di pasta che ne richiede 10, aspettate gli 8 mancanti, ecc.) e scolate. La pasta è cotta a puntino, e avete risparmiato il gas per un tempo che va dai 5 ai 9-10 minuti.

Un piccolo trucco che fa bene all'economia nazionale e alle nostre tasche.

Rico è World © Marcello. All rights reserved.

Sveglia, Italia!

L'amico Andrea Voglino (il primo in assoluto a venire a sapere del progetto della Bulé, sia detto per gli storici) scrive sul suo blog:

"Oggi, leggendo i giornali, l'orchite cronica che mi perseguita da una quindicina d'anni è tornata a tormentarmi. Non ce l'ho con nessuno in particolare, intendiamoci. Se il presidente del consiglio è un ladro e un puttaniere, pace. Se il parlamento trabocca di disonesti, nani e ballerine, pace. Pace anche se il sistema dei partiti, nessuno escluso, ci ciuccia più di 500 milioni di rimborsi elettorali a botta. O se i gentiluomini vaticani tutti casa e Chiesa amano farsi inchiappettare dai seminaristi. O ancora se il sistema economico nel suo complesso è in mano a una classe imprenditoriale a dir poco inadeguata. Quello che mi manda in bestia non è questo. Quello che mi manda in bestia è che ormai il pueblo pare assuefatto alle peggiori nefandezze. In altri Paesi, con quello che è successo negli ultimi giorni, sarebbero già tutti in piazza con le roncole. Qui, invece, niente: l'Itaglia dorme della grossa. Zzz. E allora penso che sarebbe bello portargli il caffè a letto, a questo nostro bistrattato Paese. Si potrebbe inventarsi una data, e dar corpo alla metafora scendendo in strada in pigiama e ciabatte, armati solo di caffettiere e biscotti, pronti a offrire a chi passa una tazza di qualcosa, un dolcetto, e un po' di sana consapevolezza. Sarebbe una protesta civile, colorata, allegra. Un modo per ricordare a lorsignori che per quanto facciano, per quanto si sforzino di addormentare la coscienza collettiva, e di rinchiudere qualunque voce stonata in un recinto, il pensiero laterale è sempre lì, pronto a buttar sabbia sui loro ingranaggi, a spettinare le loro idee stantie, a dar voce a chi non riesce a farsi sentire. A sognare di svegliarsi. Io di solito dormo come mamma mi ha fatto, ma per una cosa così un pigiamino lo comprerei. A questo punto, non resta che spargere la voce."

Fermo restando che per cambiare le cose servono i fatti, di questi tempi anche una testimonianza è importante, se non altro per far sapere all'Unto che non tutti gli italiani lo amano come vorrebbe. Per questo sostengo il Popolo Viola e per questo aderisco alla simpaticissima proposta di Andrea. Se ci sarà da mettersi in pigiama, contate su di me... salvo impegni!

Per adesso rilancio l'idea e la sottolineo col bellissimo "manifesto" realizzato per l'occasione da Ale Giorgini di MondoPopToons. Insomma, gente... svegliamoci!